È in fase di progettazione NORBI Voice, una versione del dispositivo che utilizza le tecnologie di intelligenza artificiale e assistenza vocale per permettere al paziente di interagire vocalmente con il dispositivo. Ormai gli assistenti vocali si stanno diffondendo sempre di più nelle nostre case e proprio per questo abbiamo pensato a una soluzione al passo coi tempi anche per NORBI, un’assistente a cui mancava solo la parola!
NORBI Voice comunicherà con un servizio di cloud computing che possa riconoscere ed eseguire i comandi vocali implementati ad-hoc per la gestione delle funzionalità del dispositivo.
Grazie alla nuova interfaccia vocale, il dispositivo sarà in grado di “dialogare” con l’utente notificando una imminente somministrazione o dando istruzioni su come assumere i medicinali presenti nella somministrazione, ma soprattutto rispondendo alle domande che possono essere poste dagli utenti. Per esempio l’utente potrà chiedere ad NORBI Voice tra quanti minuti sarà disponibile la prossima somministrazione, quali farmaci verranno rilasciati o quando terminerà la scorta degli stessi.
L’idea progettuale più ampia è di estendere il servizio vocale fino a diventare un vero e proprio assistente personale in grado di colloquiare con l’utente dando consigli, di collegarsi a servizi di assistenza medica come di contattare il caregiver per informazioni e avvisi sull’utente.
Un’evoluzione futura ancora più interessante, sarà la possibilità di gestire completamente il dispositivo NORBI tramite l’interazione vocale, anche per quanto riguarda l’inserimento e la gestione delle terapie.
Al momento non sono presenti sul mercato dispensatori di pillole intelligenti dotati anche di un sistema di assistenza vocale. Sono stati mossi invece i primi passi nel settore sanitario nel Regno Unito, dove Alexa, l’assistente vocale di Amazon, darà consigli medici sulle malattie più comuni grazie ad un accordo siglato con il National Health System.